SUITE 226+227 / Hotel Diamond

SUITE 226+227 HOTEL DIAMOND

SUITE 226+227
Hotel Diamante, Collegno (TO) / giugno 2015

Lo spazio oggetto di progettazione risultava essere un unico ambiente di 75 mq di superficie. L’altezza netta interna disponibile, quella tra i due solai, era di circa 3,30 m.
Questi due elementi insieme, e cioè il fatto che ci fossero contemporaneamente disponibili uno spazio ed un’altezza importanti, hanno permesso di mettere a fuoco l’idea fondamentale del progetto: cercare di individuare e separare lo spazio sia in termini di altezza (con piani orizzontali ad altezze diverse) e sia in termini di larghezza (con piani verticali) così da definire quattro zone funzionali distinte (una zona letto, una zona soggiorno, una zona vasca idromassaggio+bagno ed una zona intermedia di distribuzione).

Secondo questa stessa idea di progetto, la separazione che doveva risultare, però, non doveva essere netta e totale, ma, al contrario, lo spazio doveva continuare ad essere percepito come unico (in altre parole, da all’interno di ogni zona funzionale si dovevano poter cogliere le altre zone/parti della suite).

Quindi uno spazio modellato, tagliato, filtrato, ma, comunque, sempre da leggere come unico/continuo. Il processo di modellazione dello spazio ha avuto all’origine una coppia di nuovi assi diagonali, ruotati tra di loro ma collegati. Il primo asse avrebbe definito lo spazio e le pareti fino ad una certa altezza, il secondo asse lo avrebbe modellato ad un’altezza superiore.

Più semplicemente, quindi, l’occhio del cliente doveva percepire fino ad una certa altezza una distribuzione governata da un’asse diagonale (dei volumi la cui forma è governata da un’asse diagonale) e per un’altezza maggiore una seconda distribuzione modellata da un secondo asse diagonale (la forma dei volumi è dettata da questo secondo asse diagonale) ruotato rispetto al primo.

I due ordini distributivi/i due ordini di volumi venivano poi connessi in qualche modo, così da rendere più evidente il processo di rotazione. Tale connessione viene ottenuta con l’utilizzo di pilastrini metallici.

Entrando nel merito, il processo di cui sopra ha definito:

  • Una zona letto accessibile mediante una scaletta di tre gradini, definita spazialmente da setti non a tutta altezza, non continui e che non terminano nei muri perimetrali (secondo l’idea di uno spazio continuo per tutta suite), che occupa uno spazio di circa 13 mq e che va da + 0,60 m a + 3,00 m (altezza netta interna pari a 2,40 m).
    Sopra questa una zona controsoffittata che va da + 3,00 m a + 3,30 m e che è destinata ad accogliere impianti. Risulta ruotata rispetto alla zona sottostante e collegata ad essa mediante n. 5 pilastrini.
    All’interno della zona letto troviamo un armadio destinato al frigo bar e stoviglie.
    Questa zona letto si trova frontalmente rispetto alla porta di accesso della suite.
  • La zona soggiorno è definita spazialmente da un setto di 1 metro di altezza che individua, da un lato, un vaso per fiori, e dall’altro, una zona destinata ad accogliere le valigie del cliente.
    Tale zona, che occupa uno spazio di circa 11 mq, va da + 0,00 m a + 3,20 m per una parte (la zona soggiorno vera e propria) e da + 0,00 m a + 2,70 m (la zona per la valigie del cliente). Questa ultima parte ha zona superiore controsoffittata, che va da + 2,70 m a + 3,30 m, che è destinata ad accogliere impianti. Tale controsoffittatura è ruotata rispetto alla zona sottostante e collegata ad essa mediante n. 2 pilastrini.
    Sempre in questa zona, viene individuata una nicchia per ospitare le bevande ed un tavolo per PC.
    La zona descritta si trova a destra rispetto alla porta di accesso della suite.
  • Una zona vasca idromassaggio+bagno, accessibile mediante altre due scalette ciascuna di tre gradini, viene individuata spazialmente da una grande parete vetrata dotata di due porte scorrevoli (la prima permette di accedere alla zona vasca idromassaggio, mentre la seconda permette di arrivare, mediante un piccolo corridoio, direttamente al bagno senza passare dalla vasca).
    Tale zona, che occupa uno spazio di circa 28 mq, va da + 0,60 m a + 3,00 m (altezza netta interna pari a 2,40 m) per la parte inerente alla vasca idromassaggio e da + 0,00 m a + 2,50 m, + 0,00 m a + 3,20 m per la parte inerente rispettivamente alla zona mobile per vestiario e zona corridoio.
    La zona vasca ha una controsoffittatura superiore che va da + 3,00 m a + 3,30 m e che è destinata ad accogliere impianti.
    La zona che accoglie il mobile per vestiario ha una controsoffittatura superiore che va da + 2,50 m a + 3,30 m, sempre destinata ad accogliere impianti.
    Tutte le controsoffittatura sono ruotate rispetto alla zona sottostanti e sono collegata mediante n. 2 pilastrini.
    La zona vasca viene filtrata rispetto alla zona bagno mediante due strutture a rete metallica verticali che partono da n. 2 vasi posti all’interno della pedana della vasca e che giungono fino al controsoffitto, così da formare due vere e proprie pareti verdi.
    La zona descritta si trova a sinistra rispetto alla porta di accesso della suite.
  • L’ultima zona è quella destinata alla movimentazione per raggiungere le tre zone sopra descritte. Questa presente una controsoffittatura continua posta a + 3,28 m di altezza.
  • Per concludere, si evidenzia ancora due elementi: nella tre zone funzionali vere e proprie si è utilizzato una pavimentazione, un palchetto Rovere Grigio, mentre per la zona di movimentazione e per le scalette di accesso si è utilizzato una resina, bianca per la zona di movimentazione e di colore grigio antracite (lo stesso colore usato anche per i pilastrini di collegamento e per la maggior parte del mobilio) per le tre scalette.
  • Infine, tutto l’ambiente è stato impreziosito mediante l’utilizzo di una carta da pareti estremamente colorata e vivace.